Dalla Banca Popolare di Vicenza sono pervenute le prime indicazioni sul "parziale ristoro" per gli azionisti. Sono circa 43mila i risparmiatori soci più o meno forzati soci della Popolare di Vicenza nel biennio 2013/14 e che hanno comprato titoli non quotati e illiquidi, valutati 62,5 euro, che oggi valgono zero. L’Antitrust ha multato la banca e le associazioni dei consumatori hanno preparato migliaia di ricorsi per il rimborso di danni per centinaia di milioni. Stessa sorte per gli 88mila soci di Veneto Banca: per le azioni crollate da 39,5 euro a zero. Ora sembrano arrivare da Popolare di Vicenza le prime indicazioni sul “parziale ristoro” previsto per gli azionisti, e probabilmente la stessa procedura sarà introdotta da Veneto Banca.
Si prevede un’offerta pubblica di transazione pari al 20% della perdita. La motivazione è che l’investimento in azioni è, in ogni caso, a maggiore rischio. Si tratta nella sostanza di un tavolo di conciliazione dove però ogni caso dovrebbe venire valutato a sé, mentre qui si ha un’offerta uguale per tutti.
La proposta da illustrare alle associazioni di azionisti e di consumatori è stata valutata negativamente da Aduc.
Il documento di offerta contenente tutti i dettagli che per ora non sono noti dovrebbe contenere i dettagli dell’offerta, chi potrà aderire e l'importo esatto che spetta, modalità e tempi di esecuzione, oltre all'esborso massimo per la banca nel caso che se le adesioni dovessero superare la cifra massima disponibile.
Chi aderisce dovrà rinuncia a qualsiasi altra pretesa nei confronti della banca, mentre chi non aderirà all'offerta potrà procedere per vedersi riconoscere il risarcimento del danno.
La segreteria tecnica dell'Arbitro per le Controversie Finanziarie. Dovrebbe essere pronta, e manca solo la nomina del Collegio e l'avvio dell'Acf, dovrebbe avvenire a per gennaio, e sarà compe sarà competente per le controversie fino a 500mila euro per ciascun soggetto. Resta sempre salva la possibilità di intentare azione giudiziaria verso la banca.
L'Ufficio Legale di AECI in collaborazione con StudioCredit assiste i soci nelle azioni giudiziarie per il recupero delle perdite subìte per la sottoscrizione di titoli non adeguati e in tutte le controversie bancarie e finanziarie