Polizze Hansard e Protezione Consumatori: Gli Ultimi Aggiornamenti:

6/02/25

Le polizze unit linked ‘Signature Bond Plus’ di Hansard, presentate come investimenti sicuri ad alto rendimento, si sono rivelate  un vero e proprio scandalo finanziario. Oggetto di processi civili e indagini penali, queste polizze non solo hanno smascherato un rischio straordinariamente alto, ma hanno anche svelato un oscuro retroscena di frode. Un caso che solleva serie questioni sulla fiducia e la sicurezza degli strumenti finanziari moderni.

1. Caratteristiche del Prodotto

Le polizze “Signature Bond Plus” rientrano nella categoria dei prodotti unit linked. In pratica, il premio versato dai clienti viene investito in fondi comuni di investimento – tra cui “Global Quality Selection”, “Go Global Opportunity”, “Imperium Balance” e “Innovative Investment Fund” – gestiti da società terze, prevalentemente con sede offshore. I clienti hanno ricevuto informazioni incomplete o fuorvianti: il contratto, infatti, mancava di un contratto quadro regolarmente sottoscritto e di un’adeguata documentazione informativa, elementi imprescindibili per una corretta valutazione del rischio. Questa carenza ha esposto gli investitori al rischio di perdita totale del capitale, come è stato evidenziato dalle decisioni giudiziarie.

2. Sviluppi Giudiziari

Negli ultimi mesi numerosi tribunali italiani hanno emesso sentenze che rafforzano la posizione dei consumatori contro Hansard e i soggetti terzi coinvolti nella distribuzione e gestione delle polizze. Di seguito vengono illustrati i principali aggiornamenti:

2.1. Aggiornamenti delle Sentenze

  • Tribunale di Frosinone, Sentenza n. 864 del 23.09.2024
    Il Tribunale ha stabilito che «è del tutto improbabile che i proponenti avrebbero sottoscritto la polizza qualora fossero stati consapevoli che il premio investito sarebbe stato destinato a un fondo ad altissimo rischio, domiciliato in una giurisdizione off-shore e poi divenuto illiquido, con conseguente azzeramento del capitale». Il giudice ha inoltre evidenziato come la documentazione rilasciata presentasse una discrepanza tra le modalità di investimento previste dalle condizioni generali e quelle riportate nella scheda sintetica. Sia Hansard sia Novium, formalmente designata dai proponenti, avrebbero dovuto accertarsi che gli investitori comprendessero pienamente il funzionamento e i rischi dell’operazione.
  • Tribunale di Roma, Sentenza n. 14623/2024 del 26.09.2024
    In questa decisione il giudice ha sottolineato che la scelta dell’Asset Manager è un passaggio cruciale. L’accertamento dell’affidabilità del gestore diventa indispensabile, soprattutto considerando l’esclusione di responsabilità di Hansard per atti od omissioni del gestore. Dalle risultanze degli atti non emerge un controllo accurato su Novium, evidenziando una grave lacuna nella due diligence.
  • Tribunale di Bergamo, Sentenza n. 1680/2024 del 14.08.2024
    Il Tribunale ha contestato la tesi difensiva di Hansard, evidenziando che la documentazione precontrattuale, elaborata dalla stessa compagnia e consegnata agli intermediari, indicava espressamente Novium come unico “Asset Manager opzionabile” per tutte le linee di investimento. Tale evidenza contraddice l’ipotesi che la scelta sia stata autonoma da parte dell’investitore.
  • Corte d’Appello di Venezia, Sentenza n. 1362/2024 dell’11.07.2024
    La Corte ha evidenziato l’assenza della sottoscrizione di una pattuizione che definisse la natura della polizza come strumento finanziario, determinandone così la nullità in base alla disciplina del T.U.F. Inoltre, la mancanza di conformità agli obblighi informativi previsti dagli articoli 120, 166, 183 e 1855 del Codice delle Assicurazioni Private è stata imputata unicamente alla compagnia, poiché non sussisteva un rapporto contrattuale diretto con la terza parte.
  • Tribunale di Velletri, Sentenza n. 1366/2023
    Questa sentenza ha ribadito l’applicabilità degli obblighi informativi e di diligenza, previsti dagli artt. 21 e 23 del T.U.F. e dal Regolamento Intermediari, anche per le polizze unit linked. Hansard e le altre società coinvolte non possono invocare alcuna esenzione dal rispetto di tali obblighi.
  • Tribunale di Arezzo, Sentenza 171/2023
    Il giudice ha stabilito che il dovere di acquisire informazioni sul cliente (know your customer) e il dovere di astensione gravano in solido sia sull’emittente sia sull’intermediario. Questa responsabilità corresponsabile è stata riconosciuta per il danno subito dal contraente a causa della trascuratezza nell’adempiere a tali obblighi.
  • Tribunale di Ivrea, Sentenza n. 823/2023
    Il Tribunale ha accertato la violazione degli obblighi informativi, imputando l’inadempimento sia all’intermediario che alla società emittente, secondo l’art. 1228 del Codice Civile. Inoltre, Hansard deve provare di aver adottato le misure di diligenza previste dal Regolamento Consob n. 16190 e dall’art. 23 del T.U.F.
  • Tribunale di Roma, Sentenza n. 19626/2024
    Questa decisione, in linea con i principi già espressi dalla Corte d’Appello di Roma (Sentenza n. 1469/2023), ribadisce che le polizze unit linked devono essere qualificate come prodotti finanziari. L’assenza di un contratto quadro che regoli il collocamento degli investimenti comporta la nullità del contratto, con conseguente ripetizione di tutti i premi versati a titolo di indebito oggettivo, secondo l’art. 2033 del Codice Civile.

2.2. Altri Riferimenti

Le decisioni sopra riportate si aggiungono ad una nutrita sequenza di sentenze che hanno visto condannato tanto Hansard quanto gli intermediari condannati a restituire i premi e risarcire i clienti:    Corte di Appello di Ancona n. 19_2024, Corte d’Appello di Roma n. 1469/2023; Corte d’Appello di Ancona n. 68/2023; – Corte d’Appello di Torino, sentenza n. 520_2022;  Corte d’Appello di Torino sentenza n. 606_2021.

2.3. Indagini Penali

Parallelamente agli sviluppi in sede civile, è in corso un procedimento penale attualmente pendente presso la Procura della Repubblica di Verona, dopo il trasferimento della competenza disposta dal  GIP di Milano con sentenza del marzo 2024.
Secondo le ipotesi della Procura, i soggetti indagati sarebbero responsabili di condotte truffaldine volte a indurre gli investitori alla sottoscrizione di quote di fondi di investimento – in particolare “Global Quality Selection”, “Go Global Opportunity”, “Imperium Balance” e “Innovative Investment Fund” – e di polizze assicurative emesse da Hansard.
Il meccanismo fraudolento si basa sulla promozione di polizze unit linked presentate come strumenti ad alto rendimento e basso rischio, mentre in realtà i premi vengono investiti in fondi offshore che, in corso di rapporto, si rivelano completamente illiquidi.

3. Conclusioni

Il quadro complessivo delineato dalle sentenze e dalle indagini penali conferma che le polizze “Hansard Signature Bond Plus” rappresentano un prodotto finanziario utilizzato come strumento di frode.  Per i risparmiatori è fondamentale attivarsi tempestivamente per interrompere il decorso dei termini di  prescrizione e far valere i propri diritti.

Questo report intende offrire una panoramica aggiornata degli sviluppi giudiziari e penali, per chiunque abbia investito in polizze unit linked Hansard. Per ulteriori dettagli, approfondimenti o assistenza contattare l’ufficio legale di AECI Firenze  ai recapiti di sede TEL.   055 9362294  email: info@aecifirenze.it

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  • obblighi informativi; asset manager Novium; risarcimento consumatori; frode finanziaria assicurativa.

 

 

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