Il Tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento di Intermarket Diamond Business s.p.a. (I.D.B. s.p.a.), con Sentenza n. 43 del 15 gennaio 2019, nominando quale curatore della procedura l’Avv. Maria Grazia Giampieretti. In particolare, il provvedimento in oggetto ha assegnato come termine per il deposito dell’ammissione allo stato passivo per i creditori e per i terzi che vantino diritti reali e mobiliari su cose in possesso del fallito l’8 marzo 2019, con fissazione dell’udienza di esame l’8 aprile 2019.
Come noto la società è impegnata in numerose cause e reclami insieme agli Istituti di Credito Banco B.P.M. Spa e Unicredit, tramite i quali aveva venduto diamanti da investimento a decine di migliaia di risparmiatori a prezzi gonfiati rispetto al valore effettivo delle pietre.
Ancora fino a pochi giorni fa molti sportelli bancari, a fronte dei reclami pervenuti, continuano a proporre di rimettere in vendita i diamanti attraverso la stessa società, che oggi ha ufficialmente chiuso tale prospettiva.
Il fallimento è stato richiesto dalla stesa IDB che con un patrimonio netto, risultante dall’ultimo bilancio, di circa 30 milioni di euro, deve fare fronte a reclami per diverse centinaia di milioni.
Nessun problema dovrebbe sussistere per la restituzione dei diamanti in deposito presso IDB, i quali potranno essere restituiti ai proprietari una volta presentata apposita istanza di rivendicazione entro l’8 marzo 2019.
Le cause in corso, interrotte per il fallimento, continueranno nei confronti delle banche una volta operata la riassunzione, come previsto dal codice di procedura civile, e le nuove azioni giudiziarie dovranno essere intraprese nei confronti solo delle banche, mentre nei confronti di IDB sarà possibile chiedere l’insinuazione al passivo.
L’Ufficio legale di AECI, con l’avvocato Francesco Giordano, ha già avviato le iniziative per il proseguimento delle cause in corso dei soci rimasti coinvolti nella vicenda, e per tutelare quelli che devono ancora attivarsi per recuperare i propri risparmi.
Il Fallimento di IDB rende ancora più evidenti i termini di responsabilità delle banche che – come aveva anche spiegato l’Autorità Antitrust nel suo provvedimento – fornivano “ampia credibilità alle informazioni contenute nel materiale promozionale delle due società, determinando molti consumatori all’acquisto senza effettuare ulteriori accertamenti”.
Nessuna notizia ancora riguardo a Diamond Private Investment, l’altra società coinvolta nella vendita di diamanti tramite gli sportelli bancari di Monte dei Paschi di Siena, ma non è difficile prevedere un epilogo simile.
Documenti:
Estratto sentenza n. 41 del 15 gennaio 2019
L’Ufficio Legale di EuroConsumatori assiste i soci nelle controversie per la restituzione dell’investimento. Per la valutazione del caso contattare la nostra sede.
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